Alta redemption a basso investimento

Intervista a Giuliano Pellizzari, sociologo e consulente marketing.

Azioni Below the line

– Cosa intendiamo per Azioni Below the line?
– Si tratta di un termine tecnico impiegato in pubblicità e nel marketing per indicare tutte le attività di comunicazione che riguardano una nicchia di utenti; è un marketing mirato che include quello chiamato direct marketing, ma partendo dalle azioni di street marketing e guerrilla marketing, per arrivare alle azioni di contatto indiretto on line, possiamo considerarlo come molto più ampio.

–  Perché Azioni Below the line, a quale linea si riferisce?

–  È contrapposto a Above the line che invece si riferisce ad attività di comunicazione su larga scala, su media tradizionali come la televisione o la radio. La linea è quella del bilancio, cui si riferivano in passato le aziende per distinguere ciò che andava a bilancio (costoso, come la pubblicità televisiva) da ciò che andava al di fuori ( o meglio, al di sotto, below.) La comunicazione attraverso i mass media è tuttora estremamente efficace, ma molto meno ambita rispetto ai decenni precedenti. Internet sta portando grandi cambiamenti. Viviamo in un’epoca dove si sono ridotti i budget ed è diminuita l’attenzione nei confronti dei media classici, sia per l’avvento del mondo social, sia per la bassa misurabilità del risultato reale, oggi, di televisioni e radio. E’ l’epoca delle azioni dirette, dei contatti diretti con la clientela, della definizione di brand reputation attraverso l’opinione delle persone. La brand reputation ha superato la brand awareness.

– Perché indica i palloncini come sistema di promozione per Azioni Below the line? 

– Economia di scala in relazione all’efficacia. Se devo attrarre l’attenzione, soprattutto in Italia dove non sono stati sviluppati al meglio delle loro potenzialità come in Germania e Usa, i palloncini hanno un basso costo e un’alta visibilità. La creatività e l’utilizzo intelligente assieme ad altri strumenti di comunicazione permettono di creare azioni di street marketing below the line e la loro vivace visibilità permettono azioni viral on line con un buon tasso di redemption.

– Questo below the line soppianterà la comunicazione classica?

– Dubito. Certo è che in un’epoca come questa, dove le persone hanno perso fiducia nei mercati, cala la fiducia nei brand, le aziende puntano ad un recupero delle relazioni dirette con la clientela ben oltre da quanto previsto dai classici KPI dei CRM, beh, le persone desiderano maggiori rapporti diretti. La relazione che si instaura con le azioni below the line è finalizzata sempre a lasciare una “buona impressione” del brand alla clientela potenziale (o reale.)

Per farlo è necessario lavorare con azioni win-win, volte a tenere conto dei vantaggi per tutti gli stakeholders, in primis i clienti finali. In fin dei conti, la soddisfazione di tutti, è quello che l’uomo ricerca come massima aspirazione.